#LOVEISRIGHT
Diritti senza compromessi: il tempo è questo.
“Il vuoto politico, legislativo e culturale che attraversa il tessuto della società italiana è stato reso ancora più evidente dalla approvazione da parte della Camera dei Deputati di una legge farsa ispirata da ipocrisia e opportunismo – così inizia il documento di convocazione della manifestazione nazionale lanciata da Agedo, Arcigay, Arcilesbica, Associazione Radicale Certi Diritti, Equality Italia, Famiglie Arcobaleno, Mit, associazioni nazionali lgbt e di impegno sui diritti civili – che è convocata per Sabato 7 dicembre a Roma”.
“L’introduzione dell’emendamento e del subemendamento Verini e Gitti – affermano le associazioni- rende incoerente e inattuabile la legge Mancino, fondamentale strumento di contrasto a tutte le discriminazioni, indebolendo la tutela penale necessaria per tutte le minoranze previste nel provvedimento. In questo modo fallisce l’obiettivo stesso della legge, quello di indicare istituzionalmente che l’aggressione e la discriminazione non possono essere legittimate in nessun modo e in nessun contesto”.
“Per le persone lesbiche, gay e transessuali, e per coloro che vogliono uscire dal medioevo culturale di questo Paese – conclude il documento – l’unica strada è portare avanti con coerenza e dignità un progetto che chiede uguaglianza di diritti, riconoscimento giuridico e sociale delle relazioni, la salvaguardia dell’integrità individuale, di coppia e collettiva. Il tempo dei diritti è questo e nessun compromesso e dilazione sono accettabili. Scenderemo in tante piazze delle città d’Italia per rivendicare un sistema di leggi che garantiscano le libertà, l’autodeterminazione, i diritti civili!”
La piattaforma di convocazione della manifestazione include: una reale estensione della Legge Mancino che contrasti la discriminazione omofobica senza sconti per nessuno; il matrimonio egualitario per le persone omosessuali; altri istituti che tutelino le coppie di fatto lesbiche, gay ed etero; il riconoscimento e tutela della genitorialità omosessuale; il cambio dei dati anagrafici senza l’obbligo di interventi di riattribuzione dei genitali per le persone transessuali; la riscrittura della legge 40.