Mancuso e Scalfarotto: Pisapia così non va


“E’ davvero molto grave che nel suo primo giorno da candidato sindaco Giuliano Pisapia dichiari a La Stampa che ‘le posizioni eticamente sensibili resteranno fuori dall’agenda comunale’”, hanno dichiarato Ivan Scalfarotto, vice presidente nazionale del Pd e Aurelio Mancuso, esponente del PD milanese e presidente di Equality Italia. “Se Pisapia si riferiva ai diritti e alla valorizzazione nella vita cittadina della comunità gay milanese, o al fine vita, o anche alla sostanziale impossibilità per le donne a Milano di ricorrere alla legge 194, vogliamo ricordargli che non qui non si tratta di etica o di coscienza ma dei diritti delle persone. Proprio ieri la città di Torino e il sindaco PD Sergio Chiamparino hanno varato il registro del testamento biologico, testimoniando quanto fondamentale sia il ruolo dei comuni in questo campo. Nello stesso giorno – proseguono i due esponenti democratici –  il candidato scelto a Milano sotto le insegne delle parole ‘sinistra’ e ‘libertà’ ha invece confinato nella zona grigia dell’etica e fuori dall’agenda politica cittadina le istanze di laicità, l’apertura al mondo, la modernità che sono il patrimonio di Milano distrutto da vent’anni di malgoverno della destra”. “Con un candidato sindaco del centro-sinistra che si smarca dal tema dei diritti e una destra xenofoba e provinciale, Milano sembra purtroppo rinunciare dal giorno uno della campagna elettorale all’aspirazione di diventare una capitale europea”, hanno concluso Mancuso e Scalfarotto.

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