Si sono riuniti addirittura tre ministri, Fazio, Sacconi e Maroni, per inviare una circolare che bacchetta i Comuni che hanno istituito i registri per il consenso informato, ovvero il testamento biologico in salsa locale. Ancora una volta questo governo, ossessionato di non dispiacere alle gerarchie cattoliche, si scaglia contro la libertà di decisione dei cittadini, che stanchi di attendere una buona legge nazionale, si affidano alle dichiarazioni presso i Comuni. Il governo non pago minaccia le amministrazioni locali evocando ipotesi di reato: “si potrebbe ipotizzare, nel caso in cui si intenda dar comunque corso a iniziative del genere, un uso distorto di risorse umane e finanziarie, con eventuali possibili responsabilità di chi se ne sia fatto promotore”.
Da sempre i Comuni e le Province italiane hanno raccolto le aspirazioni dei cittadini che chiedono più libertà e più diritti civili, per questo il governo di centro destra ne ha paura e cerca goffamente di bloccare con reprimende burocratiche una necessaria e generalizzata riforma civile. Esprimiamo agli amministratori il nostro pieno sostegno, sperando che a questo punto, siano tanti gli enti locali che vorranno rispondere con dignità a questo orribile attacco alla democrazia partecipata e popolare.
Aurelio Mancuso presidente Equality Italia