News – Equality Italia, quando i diritti civili si mettono in Rete, Delia Vaccarello su L’Unità


È una lobby per affrontare razzismo, omofobia, disabilità temi su cui l’Italia è ancora molto indietro. Tra i promotori Flavia Perina, Ivan Scalfarotto, Paola Concia e Aurelio Mancuso

L’Unità – pagina Liberi Tutti di Delia Vaccarello giornalista – scrittrice

Che cosa hanno in comune Flavia Perina, Ivan Scalfarotto, Paola Concia e Benedetto della Vedova? La voglia di confrontarsi su nodi insoluti, una Rete che li unisce e un presidente che si chiama Aurelio Mancuso. Alla testa di Arcigay fino a poco tempo fa, Mancuso inizia l’impegno in Equality Italia. La neonata Rete (www.equalityitalia.it) è una lobby per i diritti civili e le libertà individuali con un comitato d’onore di spessore (oltre ai nomi citati ci sono tra gli altri Saraceno, Rodotà, Cuperlo, Balbo, Mafai) e l’obiettivo di offrire strumenti per affrontare questioni che vedono l’Italia da troppo tempo in stallo. I temi sono tanti – sul sito spiccano razzismo, disabilità, questione ebraica, omofobia, e altri – come affrontarli? Con quali priorità? «Partiamo dalle discriminazioni individuate dall’Unione europea: disparità in ragione del sesso, dell’età, della condizione sociale, di appartenenza etnica, della disabilità, di convinzione religiosa e filosofica, di orientamento sessuale e identità di genere. Per noi si tratta di temi pari, sui quali sviluppare competenze specifiche. Le porremo come un pacchetto unico di riforma civile del paese», dichiara Mancuso. L’idea di fondo è palese: difficile essere all’avanguardia su un fronte e per il resto arrancare, bisogna lottare perché si affermino tutti i diritti. La misura della civiltà di un paese la danno gli atteggiamenti nei confronti di tutti i discriminati. Chiaro.

GLI OBIETTIVI

Ma cosa farà Equality Italia? «Non siamo una rete rivendicativa, proponiamo percorsi tra culture differenti. Molti temi sono fuori dall’agenda politica, noi ci poniamo come i facilitatori, coloro che tendono a favorire il dialogo». La sfida non è da poco. Come si mettono insieme sulle nozze gay Flavia Perina, direttrice de Il secolo e Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Pd? «Flavia Perina non è d’accordo sulle nozze gay ma concorda su un dato:manca una legislazione sulle coppie di fatto per cui bisogna discuterne». Il tesseramento partirà a metà novembre e prevede una quota minima di 10 euro per studenti e disoccupati e una minima di 30 euro per gli altri. Il programma delle iniziative è in cantiere già adesso per maturare compiutamente in primavera. Tra i temi,un contributo all’Europride: «Nel pieno rispetto di chi sta lavorando all’Europride 2011, abbiamo in cantiere un piccolo tour di conferenze sul tema dei diritti civili in Europa e nel mondo. Noi forniamo strumenti di conoscenza, non vogliamo entrare nel merito della discussione dei movimenti».

L’AGENDA POLITICA

Equality Italia si pone al centro tra un’agenda politica che trascura o salta molti temi e le associazioni che rivendicano il massimo degli obiettivi. Avrà un’articolazione territoriale e già dispone di un comitato di coordinamento. Tra le iniziative, mettere in relazione le proposte di legge nel campo dei diritti civili, quelle sui temi etici e sui migranti. La presenza di alcune figure del mondo lgbt non è lieve. «Alcune persone lgbt hanno deciso di fare una esperienza nuova, coinvolgere etero e creare forme di incontro tra realtà differenti. Occorre realizzare una cerniera, fare in modo che mondi isolati possano parlarsi». Aurelio Mancuso cerca strategie per superare gli ostacoli incontrati nella lotta per i diritti dei gay. «Alla fine tanta generosità non è stata premiata, il movimento gay ha fatto uscire molti dalla clandestinità ma senza ottenere conquiste concrete. Viviamo una realtà particolare dove per raggiungere gli obiettivi non si va solo alla rivendicazione, che va fatta, ma si costruisce il dialogo».

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