Il Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Hassan Rouhani, ha scelto Roma come prima capitale europea da visitare, indicando nell’Italia la “porta d’ingresso” verso l’Occidente.
Proprio per questo, riteniamo che spetti ai massimi rappresentanti dello Stato italiano il compito di porre la questione del rispetto dei Diritti Umani universalmente riconosciuti al centro di ogni incontro e intesa con rappresentanti iraniani.
In occasione della visita del Presidente #Rouhani in Italia, chiediamo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Primo Ministro Matteo Renzi di usare questa preziosa occasione per denunciare in particolare:
l’allarmante uso della #penadimorte in Iran, applicata anche nei confronti di imputati minorenni, in aperta violazione di patti e convenzioni internazionali che l’Iran ha ratificato;
la #discriminazione delle minoranze religiose all’interno Repubblica Islamica, con particolare riferimento alle sofferenze dei Baha’i e dei cristiani;
la #persecuzione delle minoranze sessuali in Iran, dove l’omosessualità è punita anche con la pena capitale;
la costante invocazione alla #distruzione dello Stato di Israele e il negazionismo della Shoa, promossi soprattutto dalla Guida Suprema Khamenei;
il #sostegno al #regime di Bashar al Assad, responsabile delle brutali repressioni contro la popolazione siriana, causa diretta dell’esodo di massa di migliaia di civili dalle loro abitazioni;
gli #arresti di attivisti per i #dirittiumani e oppositori politici di cui va chiesta la immediata liberazione, a partire dalla coraggiosa #NargesMohammadi;
la #discriminazione legale nei confronti della #donna nella Repubblica Islamica, dove la sua testimonianza in un processo e la sua stessa vita in caso di assassinio valgono giuridicamente metà di quella dell’uomo.
#DiteloaRouhani @MovingRights4Iran
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