Disabili: ignoranza e leggi inapplicate rendono milioni di famiglie sole


Il rapporto del Censis, pur mancante di alcuni aspetti importanti come per esempio il rapporto tra disabilità e lavoro, mette il dito nella piaga. La disabilità in Italia, è un fenomeno sconosciuto, che coinvolge direttamente oltre quattro milioni di persone, trattate come dice il rapporto diffusamente con ammirazione, che però scivola anche nella compassione. I tanti luoghi comuni, ignoranze e sottovalutazioni che emergono nella ricerca sono anche frutto di una generale sottovalutazione del tema, che oltre gli individui interessati coinvolge milioni di familiari, la scuola, il mondo del lavoro, le strutture socio sanitarie.

Troppe ancora le lacune da parte delle Istituzioni, che pur avendo a disposizione un’ottima legislazione, a causa degli scarsi fondi attribuiti e a un’evidente arretratezza culturale rispetto ad altri Paesi europei, non aiutano efficacemente le persone disabili e i loro congiunti a vivere un’esistenza serena. Negli ultimi anni, proprio quando dovevano essere applicate le nuove normative in materia di disabilità, tra cui la legge quadro 328, le politiche sociali di aiuto e tutela delle persone disabili sono diventate sempre più inconsistenti, lasciando molte volte da soli gli Enti Locali, con scarse risorse finanziarie, a gestire situazioni drammatiche. Infine, la confusione regna sovrana rispetto alle politiche d’intervento: in troppi casi la disabilità e associata all’anzianità, il risultato che s’individuano servizi e strumenti troppo generalisti che non riescono in entrambe i casi a rispondere in forma efficiente.

Aurelio Mancuso – presidente di Equality Italia

In calce la fonte delle notizie:

DISABILI: CENSIS, SONO 4,1 MNL IN ITALIA MA POCO CONOSCIUTI UN LAUREATO SU 5 NON SA COS’E’ PARKINSON E SCLEROSI MULTIPLA (ANSA – ROMA – 20 OTT 2010)

Il 6,7% della popolazione nazionale, circa 4,1 milioni di persone, presenta una disabilita’ fisica o mentale su cui, pero’, gli italiani hanno una conoscenza poco approfondita. E’ quanto ha stimato il Censis attraverso l’indagine ”Le disabilita’ oltre l’invisibilita’ istituzionale”, condotta su un campione di 1.500 intervistati, nell’ambito del programma di ricerca della Fondazione Cesare Serono. Analizzando, in particolare, la conoscenza su quattro condizioni cliniche che causano disabilita’, il rapporto rileva che solo il 50% delle persone che non hanno titolo di studio o la sola licenza elementare dice di sapere cosa sono la sindrome di Down, la sclerosi multipla e la malattia di Parkinson. Dato che si riduce al 25,2% per quanto riguarda la conoscenza dell’autismo. Ma anche tra i laureati, il 20% dichiara di non avere idea di cosa sia la sclerosi multipla e il Parkinson e il 5% non conosce la sindrome di Down. Colpisce, infine, che la disabilita’ viene ricondotta ad una malattia neurologica solo dall’11,1% degli intervistati; il 68,7% la associa infatti alle conseguenze di un incidente e il 14,2% ad una malattia congenita. (fonte ANSA)

SANITA’: CENSIS, SOLO 59,9% ITALIANI CONOSCE DISABILITA’ DELL’AUTISMO (ASCA – ROMA – 20 OTT 2010)

Di fronte ad una percezione sociale della disabilita’ ancora lacunosa quanto e’ diffusa tra gli italiani la corretta conoscenza di alcune specifiche forme di disabilita’? Secondo una ricerca del Censis soltanto il 59,9% degli italiani intervistati ha una corretta conoscenza dell’autismo. L’82,9% del campione, invece, afferma di conoscere la sindrome di Down, segue la malattia di Parkinson (66,5%) e la sclerosi multipla (64,9%). Ma anche tra chi afferma di sapere di cosa si tratta, le informazioni appaiono generiche e superficiali. Tra quanti affermano di conoscere la sindrome di Down, il 55,7% e’ convinto che nella maggior parte dei casi le persone che ne sono affette muoiano giovani, che non superino i 40 anni di eta’, mentre in realta’ l’aspettativa di vita media per queste persone e’ oggi superiore ai 60 anni. E appare molto diffuso il luogo comune, ai limiti del razzismo, secondo il quale le persone Down si assomigliano tutte tra loro, sia esteticamente che come carattere, considerato vero da 2 su 3 (il 66% ed il dato raggiunge il 75,6% tra i soggetti meno scolarizzati e rimane comunque maggioritario anche tra i laureati, che lo ritengono vero nel 60,5% dei casi). Per quanto riguarda la malattia di Parkinson, il 93,2% di quanti affermano di conoscerla sa che causa una serie di disturbi e difficolta’ del movimento, ma quasi 2 su 3 (il 61%) la confondono con la malattia di Alzheimer, essendo convinti che i primi sintomi del Parkinson siano le perdite di memoria e il disorientamento nel tempo e nello spazio. Per quanto riguarda la sclerosi multipla, se in effetti l’87,6% di chi afferma di conoscerla sa che e’ una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale, il 62,7% pensa che le persone che ne sono colpite perdano rapidamente la mobilita’ e finiscano presto sulla sedia a rotelle: il 74,6% ha l’errata convinzione che abbiano un’aspettativa di vita molto inferiore alla media e il 60,7% pensa che con la sclerosi multipla non sia possibile vivere una vita normale. A proposito dell’autismo, il 90,8% di quanti affermano di conoscerlo crede correttamente che le persone che ne sono affette soffrono di gravi difficolta’ nel comunicare e stabilire relazioni con gli altri, ma e’ duro a morire il luogo comune circa la presunta genialita’ di queste persone nella matematica, nella musica o nell’arte, che e’ condiviso da quasi 3 su 4 (il 73%). (fonte ASCA)

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