“Le polemiche si riaccendono già dal primo giorno di scuola – dice Simona Clivia Zucchett, responsabile Area Disabili di Equality Italia – e a pagare un conto salato sono sempre i ragazzi disabili, sembra quasi una tradizione ma in realtà è il risultato di una politica disfunzionale di questo Governo che tende sempre a colpire i più deboli.”

La problematica sollevata è storia vecchia – continua Zucchett – già a giugno si sapeva che le ore di sostegno sarebbero state ridotte drasticamente, che gli insegnanti di sostegno sarebbero serviti  da tappabuchi per le supplenze e che ci sarebbe stato il rischio di classi sovraffollate.”

La domanda che sorge spontanea è: ma questi insegnanti definiti di sostegno sono proprio tutti qualificati per il sostegno? “Non direi – conclude Zucchett – una buona percentuale viene reperita dalle file del precariato classico secondo cui l’incarico fa punteggio, poco importa le competenze specifiche. Non resta altro che fare i complimenti al Ministro Gelmini per la sua totale incapacità a comprendere il principio ‘dell’inclusione sociale dei più deboli’ contemplata dalla Società Civile, dalle istituzioni europee e internazionali.”