“Con il Ministro Gianfranco Rotondi ci siamo più volte confrontati in questi anni sulla questione dei diritti civili”. Lo dice Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, rete trasversale sui diritti civili. “Ritengo che abbia sempre avuto una posizione dialogante, che come ammette oggi, non ha però portato avanti con sufficiente volontà all’interno del Pdl.
Ci sono tante questioni da affrontare – continua Mancuso – per esempio la prima sarebbe quella di mettere un po’ d’ordine nella legislazione italiana e porre al riparo da inutili e quotidiane discriminazioni le coppie di fatto eterosessuali, che non vogliono sposarsi e nemmeno desiderano accedere a particolari istituti alternativi. Tra le questioni più spinose ci sono la possibilità di non testimoniare contro il proprio compagno, l’assistenza sanitaria e carceraria, le decisioni successive alla morte, che si potrebbero risolvere con un decreto nel giro di una mezza giornata. Altra questione – dice ancora Mancuso – è la necessità di affrontare, come ha ricordato di recente la Corte Costituzionale, il riconoscimento giuridico delle coppie gay, che potrebbe per intanto esser risolto con un istituto ad hoc.
Insomma se insieme a Rotondi, altri ministri volessero cominciare a studiare la materia, si scoprirebbe che è assolutamente possibile ampliare quei diritti umani, che già tanti governi di destra europea tutelano con grande vantaggio per tutta la società. Infine – conclude Mancuso – sono molto d’accordo con il Ministro che proprio i non credenti abbiano difficoltà a comprendere che esser cattolici non significa trasformarsi in estremisti clericali, anzi che uno delle prime indicazioni del Vangelo è quella di separare gli affari dello Stato con quelli della Chiesa.”
Aurelio Mancuso – presidente Equality Italia