“Ottima iniziativa quella lanciata oggi dalla Federbasket in solidarietà con Abiola Webara e contro il razzismo. Va nella direzione della migliore tradizione dello sport che è manifestazione di aggregazione e inclusione” lo dice Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, rete sui Diritti Civili, che nei giorni scorsi era intervenuto a sostegno della giocatrice di basket vittima di insulti razzisti.
“Ora – aggiunge Mancuso – tutte le leghe e le federazioni sportive seguano l’esempio della FIP e diano la loro adesione. Resta però necessario punire i responsabili di quella aggressione e far sì che arbitri e squadre rispettino i regolamenti”.
E sul tema interviene anche Petrucci: “Bravo Meneghin, problema da debellare”
“Meneghin me lo aveva anticipato, è un’iniziativa che richiama l’attenzione su un problema che purtroppo si manifesta ancora”. Così il presidente del Coni Gianni Petrucci ha commentato l’iniziativa della Fip “Vorrei la pelle nera“, un invito rivolto a tutti i giocatori di basket, dal massimo campionato alle serie inferiori, ad aderire e a scendere in campo con la pelle tinta di nero per dimostrare solidarietà nei confronti di Abiola Wabara, la giocatrice italiana di origine nigeriana, offesa con insulti razziali e finanche sputi, durante la gara valida per i play-off di A1 femminile tra Comense e Geas Sesto San Giovanni.
“Fa bene al basket cercare di debellare questo fenomeno”, ha aggiunto Petrucci, che nell’occasione degli insulti razziali a Wabara aveva invitato gli autori del vile gesto a farsi avanti. (Fonte ITALPRESS)