Caro Aurelio, cari amici, come rappresentante del Governo, e come deputato al Parlamento che ha il piacere di ospitarvi oggi, desidero dare il benvenuto a voi e alla nuova rete Equality Italia. L’associazione che presentate mi è particolarmente cara perché si prefigge di combattere, così come è impegnato a fare il Ministero per le Pari Opportunità, che ho l’onore di guidare, tutti i fattori discriminanti che, ahinoi, ancora sopravvivono nella nostra società. Una associazione, la vostra, che si propone di stroncare tutte le forme di discriminazione previste dall’ “Agenda di Lisbona” in un’ottica unitaria: età, disabilità, orientamento sessuale, e – non ultima – la lotta ad ogni discriminazione di genere, per età o per orientamento sessuale.
Posso dire, sicura di non eccedere in enfasi, che l’agenda di Lisbona è la carta fondamentale sulla quale si sviluppa il lavoro del Ministero per le Pari Opportunità, così come lo è della vostra associazione. E, per questa ragione, sono certa che sapremo collaborare in maniera proficua. Le Istituzioni da sole possono fare molto, ma non tutto. Per centrare finalmente il traguardo delle discriminazioni-zero, infatti, c’è un gran bisogno di persone che si impegnino nella lotta, portino avanti le loro idee, sappiano coinvolgere e far arrivare il messaggio del rispetto anche laddove, finora, questo messaggio non è giunto. Persone come voi, insomma, che ringrazio per il grande lavoro e la determinazione con la quale operano per conseguire tali obiettivi. Sono sicura che con Equality Italia sapremo dare luogo ad uno scambio ricco e proficuo, un confronto che ci permetterà di costruire insieme e di credere in un Italia più giusta. Un Paese dove nessuno resti indietro, in cui tutti corrano verso il futuro.
Ne approfitto per invitarvi sin da ora a partecipare alla ‘Settimana contro la violenza’ che, dal 11 al 16 ottobre, servirà ad aprire le scuole italiane alla lotta contro le discriminazioni attraverso incontri, seminari, dibattiti, corsi. Perché, ne sono convinta, un Paese è tanto più sano e ricco quanto più custodisce e valorizza le proprie differenze, trasformandole nella sua forza.
Buon lavoro, Mara Carfagna