Le autorità iraniane hanno sospeso cinque giocatrici di biliardo professioniste, per non aver rispettato il codice di abbagliamento previsto dall’Islam, durante un torneo in Cina.
La Federazione di bigliardo iraniana, nel suo comunicato ufficiale, non entra nel merito della violazione del codice d’abbigliamento. Il comunicato, però, precisa che il bando dalle competizioni per le atlete, vale sia per le gare dentro la Repubblica Islamica, che per quelle internazionali.
Le atlete iraniane, nonostante tutte le restrizioni del regime, riescono ad essere protagoniste dello sport nazionale. Spesso, quindi, sono invitate per tornei internazionali, ma anche fuori dall’Iran devono rispettare strettamente il “dress code” islamico. Ovviamente, capita spesso che le ragazze iraniane all’estero, cerchino una libertà che in patria non possono avere. Purtroppo, quando il regime ne viene a conoscenza, arrivano le pene.
Solamente lo scorso febbraio, ad esempio, il regime iraniano ha bandito da tutte le competizioni la campionessa di scacchi Dorsa Derakhshani, appena diciottenne. Dorsa era apparsa senza velo, durante un torneo internazionale a Gibilterra.
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