Nonostante gli anni, nonostante gli scandali, gli omicidi e il tentativo di mettere tutto a tacere, l’Argentina non dimentica le responsabilità del regime iraniano per gli attentati che hanno colpito Buenos Aires nel 1992 e nel 1994.
In quelle occasioni, il regime iraniano usando i suoi proxy, fece saltare in aria l’ambasciata di Israele e il Centro Ebraico AMIA. In questo secondo attentato, compiuto nel 1994, oltre ottanta civili innocenti perirono in pochi istanti.
Le indagini successive all’attentato, come noto, riconobbero le responsabilita’ di Teheran nell’accaduto. L’Interpol, quindi, emise un mandato di arresto per diversi esponenti di primo piano del regime iraniano: tra loro anche l’allora Presidente Rafsanjani, oggi uomo chiave a sostegno di Rouhani, e Ali Akbar Velayati, oggi consigliere della Guida Suprema Ali Khamenei e Segretario del Centro di Ricerca Strategica del Consiglio per il Discernimento.
Negli ultimi anni, come suddetto, l’Iran ha provato a cancellare ogni traccia della storia dell’AMIA: Teheran ha portato avanti accordi segreti con l’ex Presidente argentino Cristina Kirchner. La sera della riunione di una commissione investigativa del Parlamento argentino sull’attacco all’AMIA, il famoso procuratore Alberto Nisman, primo accusatore contro Teheran, fu trovato morto nel suo appartamento. Le indagini rivelarono che si era trattato di omicidio.
Fortunatamente, la morte di Nisman non è avvenuta invano. L’Argentina ha ora un nuovo Presidente, Macri, contrario all’appeasement verso Teheran. In questi giorni, quindi, il giudice argentino Rodolfo Canicoba, ha chiesto all’Iraq di estradare Ali Akbar Velayati, durante una visita del rappresentante iraniano a Baghdad. Una stessa richiesta è stata già fatta alla Malesia e a Singapore, Paesi che Velayati intende visitare prossimamente.
Chissà cosa ne pensa Massimo D’Alema di questa storia. L’ex Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri italiano, solamente pochi mesi fa, è volato a Teheran su invito di Ali Akbar Velayati. In quel periodo, poco prima di partire, D’Alema aveva bollato Matteo Renzi come una “spia del Mossad” (dichiarazione diffusa da Maria Teresa Meli e mai smentita da “baffino”).
Durante quell’incontro – dinnanzi ad un terrorista qual’e’ di fatto Velayati – D’Alema non si fece problemi ad elogiare il regime iraniano, senza denunciare in alcun modo i crimini che Teheran compie da anni in tutto il mondo.
Fonti:
https://au.news.yahoo.com/world/a/32966754/argentina-seeks-extradition-of-iran-ex-minister/#page1
http://www.presstv.ir/Detail/2016/10/20/489922/Iran-Iraq-Velayati-Hakim-Islamic-Awakening
http://en.abna24.com/service/iran/archive/2016/03/10/740149/story.html