La storia che vi raccontiamo oggi è di una gravità assoluta. Purtroppo, a causa della mancanza di cure mediche in carcere, il giornalista iraniano Alireza Rajaee ha perso un occhio.
Alireza è un giornalista riformista che è stato arrestato dal regime nel 2011 e rilasciato unicamente nel 2015. In questi anni di detenzione, le autorità carcerarie sono rimaste indifferenti davanti al deteriorarsi dello stato di salute del detenuto, sino a quando, davanti al rischio di un decesso, hanno accontentito alla sua liberazione.
Come evidente, era ormai troppo tardi. Il cancro che aveva colpito Alireza Rajaee aveva già iniziato ad espandersi, sino ad arrivare ad una lunga operazione – duranta ben 14 ore – avvenuta il 24 agosto scorso, che ha determinato la perdita della vista ad un occhio per il povero Alireza.
Non è la prima volta che un fatto simile accade. Omid Kokabee, scienziato iraniano arrestato e detenuto per non aver voluto collaborare con i Pasdaran nella costruzione della bomba nucleare, non è stato curato in carcere e ha perso purtroppo un rene nel maggio del 2016, anche in questo caso per via di un cancro.
In questi giorni, l’inviata Speciale ONU per i Diritti Umani in Iran, Asma Jahangir, ha rilasciato un comunicato condannando l’inazione del regime in merito allo sciopero della fame di numerosi detenuti, in protesta contro il loro trasferimento non preavvisato. Tra i detenuti che protestano anche 15 Baha’i, finiti in cella unicamente per ragioni legate alla loro fede.