Banca iraniana sotto sanzioni negli USA, annuncia l’apertura di una sede in Italia!!!


SamanBank

Una pessima notizia ci giunge dall’Iran. Una notizia che, speriamo, venga smentita da parte delle autorità italiane, anche se onestamente abbiamo qualche dubbio in merito.

Secondo quanto riportano le agenzie di stampa iraniane (e non solo), la Banca iraniana Saman ha annunciato di aver aperto un ufficio di rappresentanza in Italia, precisamente a Roma. Un risultato ottenuto dopo l’accordo con la Sace e in seguito al forum europeo delle banche, tenutosi a Teheran lo scorso aprile.

Dov’e’ il problema in questa notizia? E’ presto detto: questa banca continua ad essere inserita nella lista delle sanzioni da parte degli Stati Uniti, per il suo ruolo di intermediario, nell’esportazione di armamenti e materiale dual use, verso la Repubblica Islamica.

Nel 2005-2006, ad esempio, tale Esmaiil Gharekhani ha esportato materiale dual use dagli Stati Uniti all’Iran, passando per la Turchia. I pagamenti per queste transazioni proibite, sarebbero passate proprio attraverso la Banca Saman.

Purtroppo, al contrario degli Stati Uniti, l’UE si è dimostrata molto più flessibile in tema di sospensione delle sanzioni verso il regime iraniano, anche nel settore bancario. Purtroppo, però, si tratta di un settore drammaticamente coinvolto nei crimini del regime iraniano, sia in termini di export di materiale proibito, che nello sviluppo del programma nucleare e missilistico del regime.

Non solo: proprio buona parte del settore bancario iraniano, è direttamente controllato dalla Guida Suprema Ali Khamenei e dalle Guardie Rivoluzionarie, come denunciato anche dal think tank americano Foundation for Defense of Democracies.

In poche parole, garantendo alla Banca Saman di aprire un ufficio in Italia, si sta direttamente garantendo al regime iraniano un pericoloso spiraglio che, una volta varcato il confine delle normative italiane ed europee, non potrà in alcun modo garantire che i soldi incamerati dalla banca iraniana, non vengano usati per fini diversi da quelli ufficialmente dichiarati.

Si tratta di un rischio pericoloso e di un credito di fiducia che il regime iraniano non merita, considerando le continue violazioni dell’accordo nucleare compiute dal regime, soprattutto con i numerosi test missilistici! Inoltre, dopo l’arrivo di Trump alla Casa Bianca, si tratta anche di un investimento sbagliato per l’Italia, che rischia di essere pubblicamente criticata dagli Stati Uniti, nel caso in cui Teheran non rispetti gli impegni presi. Qualcosa che è non solo possibile, ma anche molto probabile!

http://www.irna.ir/en/News/82543285/

http://www.upi.com/Energy-News/2017/05/24/Iranian-bank-opens-its-first-branch-in-Italy/3701495621116/

https://www.treasury.gov/resource-center/sanctions/OFAC-Enforcement/Pages/20120712.aspx

http://www.iranwatch.org/iranian-entities/esmaiil-gharekhani

http://www.defenddemocracy.org/media-hit/the-banking-provisions-in-the-joint-plan-of-action-between-iran-and-the-p51/

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