Roma, 8 marzo 2011 – ‘Biotestamento: meglio nessuna legge che una legge contro i diritti costituzionali’. Umberto Veronesi, Aurelio Mancuso, Anna Paola Concia, Flavia Perina sono i firmatari di un appello trasversale sul testamento biologico promosso da Equality Italia, rete trasversale sui diritti civili.
‘L’appello – dichiara Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia – vuole essere uno strumento rivolto innanzitutto ai parlamentari di ogni schieramento politico, affinche’ nella discussione sul biotestamento non prevalgano posizioni ideologiche e di appartenenza. Questa legge va fermata’.‘A partire da oggi raccogliero’ le firme in Parlamento – dice Anna Paola Concia – perche’ purtroppo il centro destra vuole andare avanti su questa brutta legge, non ci sono piu’ margini per cambiarla e a questo punto nel rispetto dei diritti fondamentali scritti nella nostra Costituzione e’ meglio non legiferare. Infatti l’invito che rivolgiamo con questo appello e’ quello di fermarsi’.
‘L’articolo 32 della Costituzione – e’ detto nell’appello – recita ‘La Repubblica tutela la salute comefondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettivita’, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno puo’ essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non puo’ in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana’. Chiediamo ai parlamentari di tutti gli schieramenti politici, che vogliono garantire il diritto delle persone di decidere, potendo contare su tutte le informazioni, i trattamenti sanitari cui accedere o da rifiutare, di non permettere che sia approvata una legge contro la Costituzione. Meglio nessuna legge che un provvedimento anticostituzionale e che impone trattamenti sanitari, contrari alla volonta’ delle persone’. (Fonte ANSA)