Le osservazioni del Presidente di Equality Italia, Aurelio Mancuso, sono puntuali, ragionevoli e assolutamente tempestive per quel che riguarda l’affabulazione retrò, pre-loft, di Walter Veltrusconi. Davvero è utile che venga conosciuta e valutata dai più.
di Marco Pannella
PD: MANCUSO (EQUALITY ITALIA), SU DIRITTI CIVILI DA VELTRONI PAROLE ANTICHE
“Il nostro interesse rispetto a quello che oggi Valter Veltroni avrebbe detto a Lingotto era sincero, speranzosi che finalmente sarebbe riuscito a dare un suo nuovo contributo al confronto politico in previsione delle prossime scadenze elettorali. Dobbiamo purtroppo registrare che sul tema dei diritti civili abbiamo ascoltato parole antiche, analisi fuori contesto, letture sociali ancorate a visioni non attinenti alla realta’. Ancora una volta i diritti civili sono stati trattati come una questione a se’ stante, avulsa dai diritti sociali”.
Replica cosi’ al discorso del Lingotto, Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, lobby trasversale sui diritti civili, che ieri aveva invitato Veltroni ad aprire sui diritti civili. “Nel merito – aggiunge Mancuso – nessuna proposta e’ stata enunciata su temi come l’articolazione plurale delle forme familiari, sul fine vita, sulle disabilita’, sulle nuove frontiere della ricerca scientifica. Confuse e vicine alle posizioni clericali sono state le posizioni sulla famiglia, sui diritti e i doveri, sulle solitudini.
Magari Veltroni avesse attinto alle tradizioni delle sinistre del ‘900, purtroppo con il Lingotto 2 la sua idea di Pd e’ piu’ vicina a idee confessionali ottocentesche, fino ad arrivare ad annunciare la sua adesione alle proposte del Forum delle Famiglie (cattoliche) sull’ampliamento dell’area della no tax. Le aspettative sono state ampiamente deluse e questo non aiuta il percorso di cambiamento della vita concreta di milioni di persone. Sarkozy, la Merkel sui diritti civili – conlcude Mancuso – sono assai piu’ avanti di Veltroni”.
Roma, 22 gen. 2011 (Adnkronos)