L’attivista iraniano Arash Sadeghi, in sciopero della fame per la mancanza di cure mediche, sta molto male. Purtroppo, la sua coraggiosa protesta contro il sistema detentivo, gli sta costando un prezzo altissimo: ormai, infatti, non è in grado di digerire il cibo ed è costretto a ricorrere ai farmaci per sopravvivere.
Non solo: Arash Sadeghi ha perso quasi totalmente la funzionalità del rene destro e, in considerazione della mancanza di cure per la sua asma, ha serie difficoltà anche a respirare.
Da mesi, come gli stessi medici hanno consigliato, Sadeghi deve essere trasferito in ospedale, ma i Pasdaran si stanno opponendo. Ad opporsi, in particolare, è la base Sarallah delle Guardi Rivoluzionarie, responsabile della sicurezza nell’area della capitale Teheran. Lo scopo è chiaro: lontani dall’attenzione internazionale, il regime punta alla morte lenta del prigioniero politico per stenti e dolori.
Arash Sadeghi e’ un attivista arrestato la prima volta nel 2009, durante le proteste dell’Onda Verde. Liberato nel 2010, è finito nuovamente in carcere nel 2014 e, nel 2016, è stato condannato a 19 anni di carcere! L’accanimento del regime non si è limitato alla sua persona, ma si è allargato anche contro i suoi famigliari: davanti alla Corte, infatti, è finita anche la moglie di Arash, Golrokh Ebrahimi Iraee (attualmente anche lei detenuta).
E’ triste vedere quando esponenti politici come la Mogherini, siano capaci di dare quotidiana attenzione all’Iran quando si tratta di toccare il tema nucleare, mentre non pongano alcuna attenzione all’abuso dei diritti umani nella Repubblica Islamica. Se questi sono i candidati al Nobel per la Pace, allora stiamo davvero messi male.
Fonti:
https://www.en-hrana.org/new-details-arash-sadeghis-medical-condition