Sette modelle ed un modello arrestati per il loro profilo Instagram “Non-islamico”
Il regime iraniano ha preso di mira nuovamente i social network, in particolare Instagram e il mondo della moda iraniano. Per mezzo a un programma di nome “Spider 2”, l’unità Cyber della polizia iraniana ha controllato e quindi arrestato sette modelle e un modello. Per loro l’accusa è quella di aver creato e gestito profili social contrari ai codici dell’islam.
“Grazie” a Spider-2, quindi, la polizia iraniana ha anche chiuso oltre 170 profili social – Youtube, Instagram, Telegram e Facebook – considerati immorali e promotori della “promiscuità”. Per la maggior parte, questi profili erano gestiti da fotografi, modelle e make-up artist che, ovviamente, usavano le piattaforme social per promuovere la loro attività e la loro immagine. Purtroppo in Iran questo è proibito.
Tra le modelle arrestate c’è Elham Arab, nata per i suoi lunghi capelli biondi e le sue pose con i vestiti da sposa. Elham sarebbe stata interrogata dai Pasdaran per numerose ore, dopo essere stata costretta a vestire un lungo velo per coprire la sua
“capigliatura immorale”. Gli altri nomi delle modelle arrestate sono: Melikaa Zamani, Niloofar Behboudi, Donya Moghadam, Dana Nik, Shabnam Molavi, Elnaz Golrokh e il modello Hamid Fadaei.
Secondo il rappresentante del regime Javan Babaei, l’obiettivo degli arresti è quello di evitare che venga diffusa online una cultura anti-Islam e immorale. Non solo: Babaei ha anche rivelato che, in aggiunta agli arresti, altre 21 persone sono state poste sotto indagine.
Vogliamo ricordare che recentemente, diverse modelle iraniane hanno deciso di abbandonare la Repubblica Islamica, proprio per poter finalmente esprimere loro stesse e mostrare il loro volto senza velo. Tra coloro che hanno fatto questa scelta, ricordiamo i casi delle modelle iraniane Sadaf Taherian e Bahrak Salehnia.
Fonti