«Nell’augurare al nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella buon lavoro, ci teniamo a sottolineare come nel suo discorso alle Camere numerosi siano stati i riferimenti all’applicazione sostanziale della Costituzione in particolare degli articoli 2 e 3». Ad affermarlo è Aurelio Mancuso presidente Equality Italia. «Il richiamo al contrasto a ogni forma di violenza e la convinzione che la Carta si garantisce quando si promuovono i diritti civili »nella sfera sociale e affettiva« – afferma Mancuso – è un ottimo passaggio, che fa ben sperare che l’impegno profuso dal presidente Napolitano, trovi ora in Mattarella un suo ancor più deciso sostenitore. Lungo tutto l’intervento del capo dello Stato sono state sollecitati impegni concreti nei confronti dei diritti di cittadinanza, delle comunità straniere, delle persone disabili, dei giovani, delle donne, nel ripudio della guerra, della violenza. Commovente, infine, il ricordo di Stefano Gay Tachè, bambino ebreo ucciso durante l’attentato alla Sinagoga di Roma il 9 ottobre 1982, portato ad esempio anche rispetto alle tragedie che ancora oggi, dopo i fatti di Parigi, devono essere di monito a tutta l’Europa»