Domani si riunirà la Commissione del Pd presieduta dal presidente del partito Rosy Bindi, che dovrebbe licenziare il testo definitivo di un documento che costituirà la proposta da sottoporre all’Assemblea nazionale dei primi di luglio, sui diritti umani e civili. Finalmente, quindi, il PD si appresta ad avviare formalmente una discussione che fino ad ora è sembrata criptica e giocata tutta all’interno delle componenti, lasciando all’oscuro l’opinione pubblica, e pure le associazioni che operano nel campo, mai coinvolte in alcun tipo di consultazione o contributo di idee. Essendo ancora il testo segreto, non si possono naturalmente esprimere giudizi, sicuramente sono preoccupanti le voci che circolano, che accreditano un testo dove, pur non citando l’acronimo, ricomparirebbero i DICO, la sciagurata e offensiva proposta di legge che tanti danni ha provocato nella passata legislazione, tanto da suscitare inutili e violente polemiche, con il risultato finale di esser abbandonata. Siamo fiduciosi, che molti componenti della Commissione se fosse realmente sul tavolo una tale ipotesi si batteranno fortemente per contrastarla, anche perché si prefigurerebbe in netto contrasto con le parole pronunciate alcuni giorni fa dal Segretario Nazionale Pierluigi Bersani. Ognuno deve assolvere il proprio compito, ai partiti spetta quello di avanzare proposte da far approvare in Parlamento, alle reti e associazioni quelle di promuovere le concrete istanze di milioni di persone che da decenni attendono inutilmente che entri in vigore una normativa che rispetti l’uguaglianza e la dignità. Non sfugge a nessuno che una ipotetica riproposizione dei DICO, riattiverà un profondo e esteso conflitto, che tutti speravano fosse stato superato.

Aurelio Mancuso Presidente Equality Italia