Il Documento Fondativo


Equality - Doc

Equality - Doc

Premessa

L’attuale situazione italiana in materia di diritti civili ci induce a pensare che occorre finalmente superare quella conflittualità che alimenta lo scontro politico quando si trattano i temi della parità  e delle libertà degli individui. Se davvero vogliamo andare oltre l’immobilismo poco lungimirante che attanaglia il nostro Paese, occorre investire sul futuro,avanzando una nuova proposta innovatrice che si inserisca in una  più ampia idea di società e che abbia come riferimenti il riconoscimento della dignità, libertà e responsabilità dei singoli e delle relazioni che sono capaci di costruire.

Riteniamo che sia giunto il momento di attivare una politica concreta d’impegno, che metta al  centro dei progetti di riforma le persone le loro aspirazioni. Un impegno nel campo dei diritti, variamente richiesti nella società italiana, individuando uno strumento a rete che consenta un lavoro di dialogo fecondo con le diverse espressioni culturali, politiche, sociali, religiose, superando la logica del nemico e costruendo dei percorsi di formazione trasversale del consenso.

Una  rete di persone e  gruppi, dei diritti civili e di cittadinanza , che sperimenti forme inedite e nuove di aggregazione e  comunicazione.

La Carta dei Valori

Libertà, uguaglianza, equità, diversità, solidarietà, fratellanza e sorellanza, sono i valori fondanti di Equality Italia che si adopera perché il rispetto e il riconoscimento delle differenze siano alla base della comune convivenza.

Le diversità rendono ricche e prospere le società. La vera parità passa attraverso il riconoscimento e la messa a confronto delle differenze che costituiscono la specificità di ciascuno. Queste consentono agli esseri umani di coltivare la propria unicità e di essere autentici, in un mondo che tende sempre di più all’omologazione globale. Equality Italia, mentre contrasta ogni appiattimento  degli individui e dei gruppi su una qualche, per quanto importante, differenza, ed anche ogni limitazione dei diritti individuali altrui in nome di una qualche differenza, vuole creare un contesto in cui le differenze possano confrontarsi, interagire, eventualmente modificarsi reciprocamente.

Equality opera come una rete di persone ed organizzazioni, nuove e già esistenti, che in un quadro di principi condivisi, si impegnano presso le istituzioni e la popolazione tutta, per ottenere risultati concreti e duraturi nel tempo che possano incidere positivamente sulla vita delle persone vittime di disuguaglianze e discriminazioni.

Siamo convinti che si debbano valorizzare quegli spazi di autonomia e libertà degli individui che la nostra Carta costituzionale riconosce e incentiva, anche  attraverso l’adozione di soluzioni legislative, che abbiano come obbiettivo fondamentale il miglioramento della qualità della vita delle persone, superando finalmente quel ritardo culturale e  politico, che in determinati ambiti allontana il nostro Paese dalle democrazie europee più avanzate e mature.

Il progetto di Equality Italia si richiama alla necessità che la libertà di espressione, di informazione, di accesso agli strumenti culturali, alle espressioni artistiche, storiche e scientifiche siano considerati diritti di ogni individuo, che deve avere la possibilità di formare proprie opinioni e di conseguenza agire, avendo a disposizione il maggior numero di strumenti di conoscenza e di confronto.

La nostra azione si inserisce  in una prospettiva europea e internazionale. Partendo dalla cultura dei diritti umani sviluppatasi nel corso del Novecento fino ad approdare al recente processo di integrazione europea che si fonda sul pilastro del principio di ‘’non discriminazione’’,  la lotta per l’uguaglianza è una causa che ha unito i popoli e avvicinato le nazioni. Occorre quindi inserire le nostre rivendicazioni in un contesto più ampio che pretenda  da un lato il rispetto dei diritti umani basilari sempre e comunque e dall’altro l’affermazione di quell’Europa dei diritti e delle libertà che  serve per la costruzione di una cittadinanza europea consapevole e autentica

Le questioni che riteniamo fondamentale avanzare in un sereno e vasto confronto sono:

  • Azioni concrete e non sporadiche nell’ambito scolastico, formativo, culturale, territoriale sulla violenza nei confronti delle donne, dei bambini, dei giovani, dei gay, delle lesbiche, delle/dei trans, dei disabili, dei migranti, delle persone con un colore della pelle diverso, o di una religione non cristiana.
  • Strumenti istituzionali, del volontariato, della promozione sociale che contrastino i comportamenti e le culture machista, pedofila, omofoba, trans fobica, xenofoba e razzista.

Al fine di:

  • Garantire la piena inclusione dei disabili nella società attraverso l’attuazione oggettiva di appositi strumenti che garantiscano la loro piena integrazione dall’abbattimento delle barriere architettoniche, dalla loro integrazione nel mondo del lavoro, dal supporto adeguato alle famiglie e all’attuazione di un approccio sistemico alla disabilità stessa che possa garantire adeguati servizi.
  • Contrastare ogni forma di violenza, abuso sessuale, sociale, lavorativo nei confronti dei bambini e dei minori, a favore di una società che trovi il suo elemento fondante nel rispetto dell’infanzia, ponendo l’accento sulla necessità di una legge che assicuri la progressiva cancellazione di ogni differenza tra figli riconosciuti e naturali, l’apertura della adozione a chiunque dimostri capacità genitoriali, a prescindere dal suo stato civile o status personale.
  • Impegnarsi per una visione laica e civica del vivere insieme, proponendo interventi legislativi per una seria riforma dell’istituto del divorzio, della tutela dei diritti fondamentali, in particolare nei confronti del partner più debole all’interno delle coppie di fatto, la piena possibilità di autodeterminazione rispetto al proprio corpo e agli eventuali trattamenti palliativi e di fine vita.
  • Rispondere concretamente alle nuove frontiere  della civiltà e della convivenza che indicano come necessaria una visione generale del benessere delle persone. In ogni ambito scolastico, lavorativo, sociale e culturale bisogna promuovere politiche di educazione alla salute, alle sessualità, alla genitorialità responsabile, alla contraccezione e alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, al superamento di pregiudizi e di superstizioni, alla conoscenza e il rispetto delle differenze, delle culture e delle provenienze. Le nuove frontiere della ricerca scientifica in materia di prevenzione e cura delle patologie hanno bisogno di un più ampio sostegno e di confronto delle idee libero da posizioni precostituite.
  • Alimentare una cultura dell’inclusione sociale che abbia come obbiettivo l’isolamento di quei comportamenti che ledono la dignità delle persone e alimentano l’esclusione, lotta alle vecchie e nuove forme di povertà, attenzione ad ogni manifestazione del disagio culturale e sociale presente nelle città italiane e soprattutto nei  quartieri ghetto delle periferie urbane .
  • Riconoscere il contributo al cambiamento e all’innovazione del Paese che può venire dalle nuove generazioni, sostenendo la partecipazione dei giovani e un welfare che contribuisca a contrastare i fattori di esclusione sociale che oggi impediscono ai giovani di realizzare i propri progetti di vita: un sistema di istruzione non professionalizzante, un mercato del lavoro che predilige il ricorso al precariato per contenere i costi invece che investire sul trasferimento di saperi specializzanti, fino alla mancanza di prospettive certe di carriera. E’ necessario riconoscere ai giovani la possibilità di diventare protagonisti, per eliminare le ingiustizie attualmente esistenti nelle opportunità e risorse offerte a  generazioni di lavoratori e cittadini diverse, ma anche per arginare l’emigrazione unidirezionale dei talenti e delle menti più brillanti verso paesi più favorevoli allo crescita individuale e alla nascita di nuova impresa.
  • Prendere coscienza dei movimenti migratori quali fenomeno strutturale della società contemporanea e valorizzarne i protagonisti, pretendendo dalle istituzioni una politica d’immigrazione ed una prassi giornaliera seria e efficace, che si fondi sui principi di parità di trattamento, solidarietà ed accoglienza, abbandonando ogni deriva populistica e xenofoba. Siamo convinti che i migranti siano una risorsa preziosa per la crescita civile, culturale ed economica del Paese. E’ importante mettere in campo politiche ed azioni che sostengano l’integrazione, a partire dalla scuola e dai bambini, ed anche che impediscano l’emergere di molteplici discriminazioni allorquando le differenze di genere, orientamento sessuale, abilità e quanto altro si riverberano sulla vita dei cittadini stranieri. E’ inoltre auspicabile affrontare la questione della cittadinanza. Occorrerebbe superare la logica atavica del “diritto di sangue”, in particolare per quanto riguarda i cittadini nati sul suolo italiano da genitori stranieri.
  • Promuovere il rispetto dei differenti credi religiosi, in particolare delle confessioni religiose minoritarie che storicamente e recentemente compongono un crogiuolo di attività spirituali, sociali, di intervento nell’ambito delle povertà materiali e culturali, importanti per la convivenza.
  • Misurarsi sulle tematiche della libertà femminile, della dignità e del rispetto dei corpi e delle immagini delle donne nella comunicazione pubblica e nelle rappresentazioni mediatiche. Sviluppare proposte e idee che mettano al centro il talento delle donne in ambito lavorativo, politico, professionale in base a un concetto di pari opportunità come fulcro dell’azione governativa e come contrasto verso ogni discriminazione tra i generi nel trattamento e nella retribuzione a parità di lavoro. Azioni positive che contrastino la preoccupante sottorappresentazione delle donne all’interno delle istituzioni politiche e ai vertici di enti pubblici o privati. Contrasto a ogni forma di violenza, incluse quelle domestiche e famigliari, attraverso interventi legislativi, sociali e culturali. Attenzione alle tematiche che riguardano la maternità e la salute delle donne, la ridiscussione della legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita, il tema dell’interruzione di gravidanza e la riforma del sistema welfare in modo da andare incontro alle reali esigenze delle cittadine, permettendo una conciliazione serena dei tempi di vita.
  • Rafforzare l’impegno sostanziale nella lotta alle discriminazioni subite dalle persone LGBT in particolare in relazione al lavoro, alla scuola, alla casa, alla salute, ed interventi normativi per garantire la privacy e l’identità anagrafica delle persone trans indipendentemente dagli interventi chirurgici di modifica del sesso biologico. Il riconoscimento dell’uguaglianza di diritti e doveri per le coppie dello stesso sesso. Interventi normativi a tutela dei diritti dei bambini presenti in formazioni omogenitoriali con la possibilità di assunzione di responsabilità genitoriale e adozione da parte del genitore non biologico.

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