I dati riportati ieri dal Gay center di Roma, durante la presentazione del progetto “Niso”, mettono in luce come il tema del bullismo a sfondo omofobico e transfobico sia diventato una vera e propria emergenza nazionale. Leggere che il 74% degli intervistati dichiara di aver subito episodi di bullismo, mentre il 48% pensa che le persone omosessuali siano viste in maniera negativa nella scuola, deve farci riflettere sul modello di società che stiamo costruendo per i nostri giovani.” Lo dichiarano, in una nota congiunta, Simona Clivia Zucchett e Marco Palillo, rispettivamente Vice Presidente e componente del Comitato Nazionale di Coordinamento di Equality Italia.
“Il ministro Gelmini, che purtroppo non abbiamo mai visto in questi anni pronunciare la parola ‘bullismo omofobo’ – concludono Palillo e Zucchett – dovrebbe finalmente aprire una riflessione seria che coinvolga studenti, dirigenti scolastici, docenti e associazioni. La scuola deve essere un luogo sicuro per tutti i ragazzi, le sacche di intolleranza e violenza devono essere al più presto isolate e contrastate.”