“In un ristorante giapponese nelle vicinanze della fermata metro Buonarotti di Milano, ieri sera diverse persone hanno assistito a una scena terribile. Da una parte un tavolo di donne con due ragazze lesbiche che si fotografavano e si scambiavano teneri gesti d’amore, dall’altra un tavolo con un energumeno insieme alla fidanzata, che per tutta la sera commentavano ad alta voce la loro riprovazione. A un certo punto una delle due donne lesbiche reagisce e risponde verbalmente ai commenti. Nel giro di pochi secondi l’uomo si alza e scarica sulla malcapitata una raffica di pugni, urlando tutti gli insulti possibili. Le persone intorno rimangono paralizzate e poi tentano di arginare l’aggressore che reagisce violentemente e cerca di colpire anche altre persone. Viene chiamato il 118 e la Polizia che arriva quando ormai l’uomo, facendosi largo a suon di fendenti, si era già dileguato con la fidanzata correndo nella metropolitana. La ragazza con il volto tumefatto si è fatta medicare e la polizia ha raccolto le testimonianze delle persone presenti. Questo episodio, come altri avvenuti negli ultimi tempi a Milano, segnalano quanto poco in questi anni si sia fatto per costruire strumenti di prevenzione e di repressione della violenza nei confronti delle donne, delle persone lgbt, di tutti i soggetti ritenuti deboli. La responsabilità politica ricade tutta sulle spalle della passata giunta Moratti che ha sempre ignorato questi episodi. E’, quindi, ora necessario che l’attuale amministrazione, che ha pronunciato parole chiare sulla necessità di recuperare nella società milanese un forte senso di solidarietà e condivisione nei confronti delle persone che sono più colpite da questo tipo di violenze, prosegua con decisione nell’individuazione di campagne, azioni, servizi che rendano Milano una città sicura, per tutte e per tutti”.
Lo raccontano Aurelio Mancuso presidente Equality Italia e Rosaria Iardino, coordinamento nazionale delle donne del PD.